Dove nasce la produzione dei nostri pregiati vini biologici artigianali
Per la produzione dei propri vini biologici artigianali, Azienda Agricola Santa Lucia coltiva prevalentemente vitigni autoctoni della Puglia nei quattro appezzamenti aziendali in contrada Santa Lucia, ad ovest di Corato (BA), a duecentocinquanta metri sul livello del mare.
I vigneti sono denominati Melograno, Santa Lucia, Tufaroli e Castigliola, con superficie totale di poco inferiore ai quindici ettari.
Dal 1995, i sistemi di allevamento sono a spalliera alta con il Guyot singolo e densità di circa 5.600 piante per ettaro, con alto rapporto fra superficie fogliare e uva prodotta (1 mq/ 1kg circa) e bassa produzione per pianta, fra 1,5 e 2 kg per ceppo. Un solo ettaro piantato nel 1995 è allevato a pergola per garantire diversità e maggior ombra nelle annate più calde (Nero di Troia e Bombino Nero).
Concimazioni organiche con letame pellettato e tecnica del sovescio, ad anni alterni.
L’impianto di Bombino Nero è per metà allevato a pergola datata 1990; per metà a spalliera alta molto più recente, sempre con il sistema Guyot, in italiano “capo rinnovato”. Si tratta di una forma di allevamento della pianta a ridotta espansione, che garantisce uno sviluppo controllato delle gemme e rigenerazione annuale integrale della ramificazione: più laboriosa ma adatta al Nero di Troia ed alla viticoltura di elevata qualità. Di conseguenza, permette di conferire migliore qualità e struttura all’uva, maggiore morbidezza al tannino, con produzioni identiche per ettaro ottenute con maggior apporto di piante, radici, foglie.
All’interno di ogni grappolo è concentrato il tesoro nutritivo che il terreno offre alla pianta, con distanza di massimo settanta centimetri circa fra radici e frutto (per la parte a spalliera, pari al 90% circa della superfice vitata). Le rese medie dei nostri vitigni oscillano tra i seimila e i novemila chilogrammi per ettaro. L’irrigazione è di solo salvataggio, oggi indispensabile per ottenere standard qualitativi elevati. Nata quarant’anni fa per aumentare la produzione, oggi la preserva e salva per gli effetti del cambiamento climatico, davvero importanti per noi viticoltori professionali.